mercoledì 3 aprile 2013

Lui o io

Un biglietto aperto per un mese sulle ferrovie tedesche: un viaggio di un cinquantenne alla ricerca di se stesso, tra angeli custodi e diavoli, scritto in parte in prima e in parte in terza persona.

Lui o io di Sten Nadolny (Garzanti)

Ole Reuter ha una cinquantina d'anni, è consulente di manager e politici a Monaco, ha subito sette operazioni e un controllo fiscale. Ha abbandonato il lavoro e la moglie Judith. Ora salta da un treno all'altro, in una Germania convalescente. Fruga in una memeoria ormai labile, combatte l'invadente afasia, cerca di placare ansie e insonnie. È un viaggio nel proprio destino, che attraversa il cuore dell'Europa, un paese che mostra ancora le cicatrici della riunificazione. L'itinerario è popolato di paesaggi e persone reali, ma ben presto si arricchisce di visioni e fantasmi.