giovedì 31 gennaio 2013
Paperman
Il cortometraggio Disney candidato all'Oscar
mercoledì 30 gennaio 2013
La migliore offerta
Ben confezionato, bei personaggi, storia intrigante: ma dopo aver visto il finale pensi: tutto qui ?
Virgil Oldman è un sessantenne antiquario e battitore d'aste di elevata professionalità. Conduce una vita tanto lussuosa quanto solitaria. Non ha mai avuto una donna al suo fianco e tutta la sua passione è rivolta all'arte. Fino a quando riceve un incarico telefonico da Claire, giovane erede di una ricca famiglia. La ragazza, che vuole venga fatta una valutazione degli oggetti preziosi che arredano la sua villa e di cui vuole liberarsi, non si presenta mai agli appuntamenti. Virgil viene così attratto da questa committente nascosta fino al punto di scoprire il suo segreto. Intanto, nel corso dei sopralluoghi, trova nei sotterranei dell'abitazione parti di un meccanismo che si rivela essere di produzione molto antica.
Un film di Giuseppe Tornatore. Con Geoffrey Rush, Jim Sturgess, Sylvia Hoeks, Donald Sutherland, Philip Jackson.
Virgil Oldman è un sessantenne antiquario e battitore d'aste di elevata professionalità. Conduce una vita tanto lussuosa quanto solitaria. Non ha mai avuto una donna al suo fianco e tutta la sua passione è rivolta all'arte. Fino a quando riceve un incarico telefonico da Claire, giovane erede di una ricca famiglia. La ragazza, che vuole venga fatta una valutazione degli oggetti preziosi che arredano la sua villa e di cui vuole liberarsi, non si presenta mai agli appuntamenti. Virgil viene così attratto da questa committente nascosta fino al punto di scoprire il suo segreto. Intanto, nel corso dei sopralluoghi, trova nei sotterranei dell'abitazione parti di un meccanismo che si rivela essere di produzione molto antica.
Un film di Giuseppe Tornatore. Con Geoffrey Rush, Jim Sturgess, Sylvia Hoeks, Donald Sutherland, Philip Jackson.
Titolo originale The Best Offer.
Drammatico,
durata 124 min.
- Italia 2012.
Aura
Un libro scritto in stile ottocentesco, affascinante nel bene e nel male.
Aura di Carlos Fuentes (Il Saggiatore)
Un'inserzione allettante porta Felipe Montero, giovane storiografo disoccupato, nella casa solitaria dell'anziana Consuelo. Il suo incarico è trascrivere le memorie del marito defunto, il generale Llorente, che ha combattuto nella guerra messicana di Massimiliano d'Asburgo. Felipe lavora e alloggia nella grande casa immersa nell'oscurità dove abita anche Aura, la bella e misteriosa nipote di Consuelo. Tra i due giovani nasce subito il desiderio e poi l'amore, turbato dallo strano legame che unisce la vedova e la ragazza. Aura sembra incatenata a un destino triste e ineluttabile in quelle stanze dove il tempo sembra scorrere al contrario e riawolgersi.
Aura di Carlos Fuentes (Il Saggiatore)
Un'inserzione allettante porta Felipe Montero, giovane storiografo disoccupato, nella casa solitaria dell'anziana Consuelo. Il suo incarico è trascrivere le memorie del marito defunto, il generale Llorente, che ha combattuto nella guerra messicana di Massimiliano d'Asburgo. Felipe lavora e alloggia nella grande casa immersa nell'oscurità dove abita anche Aura, la bella e misteriosa nipote di Consuelo. Tra i due giovani nasce subito il desiderio e poi l'amore, turbato dallo strano legame che unisce la vedova e la ragazza. Aura sembra incatenata a un destino triste e ineluttabile in quelle stanze dove il tempo sembra scorrere al contrario e riawolgersi.
lunedì 28 gennaio 2013
Scene dalla vita di un villaggio
Ottima la scrittura e la costruzione e definizione dei personaggi
Scene dalla vita di un villaggio di Amos Oz (Feltrinelli)
Un uomo capita, quasi per caso, in un pittoresco villaggio d'Israele, Tel Ilan. Tutto sembra immerso in una quiete pastorale, se non fosse che invece in quell'armonia formicolano segreti, fenomeni inquietanti, tresche amorose, eventi di sangue. Tocca al visitatore cercare di svelare l'enigma, o anche soltanto conciliarsi con tutti questi misteri. Come quello di Benni Avni, sindaco del villaggio, che un giorno riceve un biglietto dalla moglie con solo quattro parole: "Non preoccuparti per me". Il marito naturalmente si preoccupa, la cerca in casa, in un rifugio antiaereo in rovina, in una sinagoga vuota, in una scuola - e questo è quanto. Non sapremo mai dov'è finita la moglie di Benni Avni. Né sapremo mai l'identità di quella strana donna, vestita da escursionista, che improvvisamente appare davanti all'agente immobiliare Yossi Sasson. O cosa è successo al nipote della dottoressa Ghili Steiner, che doveva arrivare al villaggio con l'ultimo pullman, ma non si è mai visto. O chi sia lo strambo Wolf Maftzir, che si infiltra nella vita e nella casa di Arieh Zelnik. Qualcosa di terribile è accaduto nel passato dei protagonisti di Tel Ilan. Qualcosa non è stato assorbito dalle loro menti e non è stato preservato nelle loro memorie, eppure esiste da qualche parte, nelle cantine, freme negli oggetti stessi, rivissuto ancora e ancora attraverso il dimenticare, in attesa del momento della rivelazione.
Scene dalla vita di un villaggio di Amos Oz (Feltrinelli)
Un uomo capita, quasi per caso, in un pittoresco villaggio d'Israele, Tel Ilan. Tutto sembra immerso in una quiete pastorale, se non fosse che invece in quell'armonia formicolano segreti, fenomeni inquietanti, tresche amorose, eventi di sangue. Tocca al visitatore cercare di svelare l'enigma, o anche soltanto conciliarsi con tutti questi misteri. Come quello di Benni Avni, sindaco del villaggio, che un giorno riceve un biglietto dalla moglie con solo quattro parole: "Non preoccuparti per me". Il marito naturalmente si preoccupa, la cerca in casa, in un rifugio antiaereo in rovina, in una sinagoga vuota, in una scuola - e questo è quanto. Non sapremo mai dov'è finita la moglie di Benni Avni. Né sapremo mai l'identità di quella strana donna, vestita da escursionista, che improvvisamente appare davanti all'agente immobiliare Yossi Sasson. O cosa è successo al nipote della dottoressa Ghili Steiner, che doveva arrivare al villaggio con l'ultimo pullman, ma non si è mai visto. O chi sia lo strambo Wolf Maftzir, che si infiltra nella vita e nella casa di Arieh Zelnik. Qualcosa di terribile è accaduto nel passato dei protagonisti di Tel Ilan. Qualcosa non è stato assorbito dalle loro menti e non è stato preservato nelle loro memorie, eppure esiste da qualche parte, nelle cantine, freme negli oggetti stessi, rivissuto ancora e ancora attraverso il dimenticare, in attesa del momento della rivelazione.
domenica 27 gennaio 2013
Cellulari
Il Motorola Dyna TAC 8000x è il primo «telefonino» (diminutivo
ottimistico: pesava 793 grammi) a essere commercializzato. Siamo nel
1983. Costava 3995 dollari, pari grosso modo a 8700 dollari attuali. La
batteria si ricaricava in dieci ore: tanto serviva per garantirsi otto
ore di funzionamento in stand by o parlare per mezz’ora filata. Michael
Douglas ne utilizzava uno nel film Wall Street. Poter parlare
ovunque, anche camminando all’alba su una spiaggia, era un sogno
accessibile solo a chi stava in cima alla piramide sociale.
Nel 2011 nel mondo si contavano 4,6 miliardi di abbonamenti di telefonia mobile. Secondo una ricerca del regolatore di settore britannico, Ofcom, nel 2010 soltanto nel nostro paese erano attive 155 linee mobili ogni 100 abitanti: gli italiani, insomma, possedevano un cellulare e mezzo ciascuno. Ognuno di questi apparecchi, inclusi quelli più alla moda, costava al consumatore una frazione del cellulare di Gordon Gekko: quello meno caro in commercio ha un prezzo di 11 euro. Ci sono ancora telefonini che trasmettono status: ma sentirsi importante sfoderando l’ultimo ritrovato della tecnologia è diventato molto più abbordabile. E anche più comodo: un cellulare si carica mediamente in una sessantina di minuti, lasciandoci attorno alle cinque ore di conversazione e reperibilità.
Nel 2011 nel mondo si contavano 4,6 miliardi di abbonamenti di telefonia mobile. Secondo una ricerca del regolatore di settore britannico, Ofcom, nel 2010 soltanto nel nostro paese erano attive 155 linee mobili ogni 100 abitanti: gli italiani, insomma, possedevano un cellulare e mezzo ciascuno. Ognuno di questi apparecchi, inclusi quelli più alla moda, costava al consumatore una frazione del cellulare di Gordon Gekko: quello meno caro in commercio ha un prezzo di 11 euro. Ci sono ancora telefonini che trasmettono status: ma sentirsi importante sfoderando l’ultimo ritrovato della tecnologia è diventato molto più abbordabile. E anche più comodo: un cellulare si carica mediamente in una sessantina di minuti, lasciandoci attorno alle cinque ore di conversazione e reperibilità.
(Il post)
sabato 26 gennaio 2013
Lincoln
Film vecchio, per anziani e americani, Diffidare dei film con troppe nomination agli Oscar e, spesso, anche di quelli che li vincono.
Negli ultimi quattro mesi della sua vita, Abraham Lincoln cambiò la storia dell'umanità ponendo legalmente fine alla schiavitù dei neri d'America. L'ottenimento dell'approvazione del 13° Emendamento in discussione alla Camera dei Rappresentanti richiese una battaglia ardua ed estenuante, condotta contro il tempo e nell'ambito di una devastante guerra civile: una guerra nella guerra che lo coinvolse totalmente, come Presidente, come padre, marito e come uomo.
Un film di Steven Spielberg. Con Daniel Day-Lewis, Sally Field, David Strathairn, Joseph Gordon-Levitt, James Spader.
Negli ultimi quattro mesi della sua vita, Abraham Lincoln cambiò la storia dell'umanità ponendo legalmente fine alla schiavitù dei neri d'America. L'ottenimento dell'approvazione del 13° Emendamento in discussione alla Camera dei Rappresentanti richiese una battaglia ardua ed estenuante, condotta contro il tempo e nell'ambito di una devastante guerra civile: una guerra nella guerra che lo coinvolse totalmente, come Presidente, come padre, marito e come uomo.
Un film di Steven Spielberg. Con Daniel Day-Lewis, Sally Field, David Strathairn, Joseph Gordon-Levitt, James Spader.
Biografico, durata 150 min.
- USA, India 2012.
- 20th Century Fox
Dance Dance Dance
Will.i.am feat. Britney Spears - Scream & shout
Ke$ha - Die young
Calvin Harris feat. Florence Welch - Sweet nothing
Ke$ha - Die young
Calvin Harris feat. Florence Welch - Sweet nothing
Colonna sonora
Yo La Tengo - Fade
Gli Yo La Tengo sono senza dubbio una delle maggiori rock band americane degli ultimi vent’anni. La carta vincente è la versatilità, la loro capacità di districarsi senza apparente diicoltà tra stili che per molte altre band sono inconciliabili: un leggero swing, un quadretto pop, una cavalcata psichedelica tenuti in qualche modo insieme dalla chitarra di Ira Kaplan. (BBC)
Pere Ubu - Lady from Shanghai
Sono passati trentacinque anni da quando i pionieri dell’avant garage Pere Ubu presentarono il loro album di debutto The modern dance...(The Guardian)
Dropkick Murphys - Signed and sealed in blood
..il loro mix in salsa bostoniana di folk irlandese e punk è ancora contagioso... (The Boston Globe)
Everything Everything - Arc
Per il secondo album gli Everything Everything, un quartetto di Manchester, mantengono delle aspirazioni molto alte, espresse in maniera audace e sicura, con suiciente reattività da non risultare noiosi o arroganti. (Clash)
Gli Yo La Tengo sono senza dubbio una delle maggiori rock band americane degli ultimi vent’anni. La carta vincente è la versatilità, la loro capacità di districarsi senza apparente diicoltà tra stili che per molte altre band sono inconciliabili: un leggero swing, un quadretto pop, una cavalcata psichedelica tenuti in qualche modo insieme dalla chitarra di Ira Kaplan. (BBC)
Pere Ubu - Lady from Shanghai
Sono passati trentacinque anni da quando i pionieri dell’avant garage Pere Ubu presentarono il loro album di debutto The modern dance...(The Guardian)
Dropkick Murphys - Signed and sealed in blood
..il loro mix in salsa bostoniana di folk irlandese e punk è ancora contagioso... (The Boston Globe)
Everything Everything - Arc
Per il secondo album gli Everything Everything, un quartetto di Manchester, mantengono delle aspirazioni molto alte, espresse in maniera audace e sicura, con suiciente reattività da non risultare noiosi o arroganti. (Clash)
sabato 19 gennaio 2013
Cercasi batterista, chiamare Alice
Giovani americani multialcolici e multichimici, con quale sprazzo di profondità e originalità.
Cercasi batterista, chiamare Alice di Rick Moody (Millenium Fax)
Haledon è un sobborgo degradato del New Jersey, dove un gruppo di ragazzi disadattati covano rabbia e nichilismo: tra di loro ci sono Alice, ex chitarrista e cuoca disoccupata, Dennis, pittore e idraulico, Max, spacciatore, e Nails, guardiano notturno. Costretti a vivere in una realtà difficile, tra povertà, alcol, droga, case di cura, sesso occasionale, tentativi di fuga o di suicidio, i ragazzi cercheranno di mettersi insieme per formare una rock band, nel tentativo di dare una svolta alle loro esistenze.
Cercasi batterista, chiamare Alice di Rick Moody (Millenium Fax)
Haledon è un sobborgo degradato del New Jersey, dove un gruppo di ragazzi disadattati covano rabbia e nichilismo: tra di loro ci sono Alice, ex chitarrista e cuoca disoccupata, Dennis, pittore e idraulico, Max, spacciatore, e Nails, guardiano notturno. Costretti a vivere in una realtà difficile, tra povertà, alcol, droga, case di cura, sesso occasionale, tentativi di fuga o di suicidio, i ragazzi cercheranno di mettersi insieme per formare una rock band, nel tentativo di dare una svolta alle loro esistenze.
giovedì 17 gennaio 2013
Motel Woodstock
Commedia commemorativa con un punto di vista originale. Gradevole.
Elliot Theichberg lavora come arredatore al Greenwich Village ed è impegnato sul fronte del riconoscimento dei diritti degli omosessuali. Ha però un grosso problema perchè i suoi genitori Jake e Sonia (due ebrei fuggiti dall'Europa dell'Est) stanno per perdere, a causa dei debiti, il decrepito motel che gestiscono a Catskill. Le soluzioni non sembrano a portata di mano fino a quando giunge la notizia che gli organizzatori di un'importante manifestazione musicale si sono visti ritirare l'autorizzazione dalla municipalità di Wallkill. Elliot telefona, offre il motel come base e presenta il vicino proprietario di un terreno di 600 acri. I 'mitici' 3 giorni di Pace e Musica stanno per realizzarsi.
Un film di Ang Lee. Con Demetri Martin, Dan Fogler, Henry Goodman, Jonathan Groff, Eugene Levy.
Elliot Theichberg lavora come arredatore al Greenwich Village ed è impegnato sul fronte del riconoscimento dei diritti degli omosessuali. Ha però un grosso problema perchè i suoi genitori Jake e Sonia (due ebrei fuggiti dall'Europa dell'Est) stanno per perdere, a causa dei debiti, il decrepito motel che gestiscono a Catskill. Le soluzioni non sembrano a portata di mano fino a quando giunge la notizia che gli organizzatori di un'importante manifestazione musicale si sono visti ritirare l'autorizzazione dalla municipalità di Wallkill. Elliot telefona, offre il motel come base e presenta il vicino proprietario di un terreno di 600 acri. I 'mitici' 3 giorni di Pace e Musica stanno per realizzarsi.
Un film di Ang Lee. Con Demetri Martin, Dan Fogler, Henry Goodman, Jonathan Groff, Eugene Levy.
mercoledì 16 gennaio 2013
La sposa siriana
Un film sul superamento dei confini, tra stato e stato e tra tradizione e rinnovamento; con protagoniste, naturalmente, le donne.
Mona, giovane donna originaria del Golan, sta per convolare a nozze combinate con un cugino siriano conosciuto solo per via epistolare. La felicità per l'evento, già di per se relativa, è soffocata dal fatto che una volta lasciato il Golan, occupato da Israele, non potrà più tornarvi né di conseguenza rivedere la propria famiglia. La ragazza verrà accompagnata al confine, per l'ultimo sofferto saluto, dal padre, attivista filo-siriano diffidato dalle forze di polizia locali, e dai fratelli, in fuga dalla cultura oppressiva e totalizzante dei propri luoghi natali.
Un film di Eran Riklis. Con Hiam Abbass, Makram J. Khoury, Clara Khoury, Ashraf Barhoum, Eyad Sheety Titolo originale Hacala Hasurit - The Syrian Bride. Drammatico, durata 93 min. - Israele, Francia, Georgia 2004.
Mona, giovane donna originaria del Golan, sta per convolare a nozze combinate con un cugino siriano conosciuto solo per via epistolare. La felicità per l'evento, già di per se relativa, è soffocata dal fatto che una volta lasciato il Golan, occupato da Israele, non potrà più tornarvi né di conseguenza rivedere la propria famiglia. La ragazza verrà accompagnata al confine, per l'ultimo sofferto saluto, dal padre, attivista filo-siriano diffidato dalle forze di polizia locali, e dai fratelli, in fuga dalla cultura oppressiva e totalizzante dei propri luoghi natali.
Un film di Eran Riklis. Con Hiam Abbass, Makram J. Khoury, Clara Khoury, Ashraf Barhoum, Eyad Sheety Titolo originale Hacala Hasurit - The Syrian Bride. Drammatico, durata 93 min. - Israele, Francia, Georgia 2004.
Colonna sonora
Dutch Uncles - Out of touch in the wild
I Dutch Uncles sono una delle tante band britanniche emerse negli ultimi anni capaci di proporre un pop brillante, elegante e imprevedibile.
Lonnie Liston Smith - Cosmic Funk & Spiritual Sounds
Lonnie Liston Smith, tastierista nato in Virginia, era stato sideman di Art Blakey, Pharoah Sanders e Miles Davis. Ha incontrato il successo soprattutto alla guida della sua band, i Cosmic Echoes, alla metà degli anni settanta
Old Man Luedecke - Tender is the night
Suonatore di banjo e cantante folk canadese
I Dutch Uncles sono una delle tante band britanniche emerse negli ultimi anni capaci di proporre un pop brillante, elegante e imprevedibile.
Lonnie Liston Smith - Cosmic Funk & Spiritual Sounds
Lonnie Liston Smith, tastierista nato in Virginia, era stato sideman di Art Blakey, Pharoah Sanders e Miles Davis. Ha incontrato il successo soprattutto alla guida della sua band, i Cosmic Echoes, alla metà degli anni settanta
Old Man Luedecke - Tender is the night
Suonatore di banjo e cantante folk canadese
domenica 13 gennaio 2013
Freedom not genius
Interessante collezione di opere di arte moderna (e su scopre anche che Agnelli aveva un Modigliani sopra il letto e una statua di Canova in salotto...)
Damien Hirst ha iniziato a collezionare alla fine degli anni Ottanta, scambiando sue opere con quelle di artisti amici che con lui formavano il gruppo Young British Artists, gettando le basi di una delle più interessanti collezioni di arte al mondo.
La collezione Murderme ha continuato poi ad ampliarsi negli ultimi tre decenni con l’acquisizione di una sorprendente varietà di opere d’arte e tipologie di oggetti realizzati con tecniche e materiali diversi.
Questa è la seconda volta che la Murderme Collection viene svelata al pubblico. E Damien Hirst racconta che “sono passati sei anni dalla prima mostra di opere della Murderme Collection e sono davvero entusiasta che ce ne sia un’altra. La collezione è stata importante per me fin dall’inizio; ho sempre detto che è come fare una mappa della vita di qualcuno e questa mostra svela la mia evoluzione sia come collezionista che artista. E’ bello poter esporre molti dei miei artisti preferiti insieme, e credo che Freedom not Genius riveli molto di me, in un modo che normalmente non si vedrebbe. Raccogliere queste opere in un unico spazio, quando appartengono a epoche e luoghi così diversi è incredibile e sicuramente dice qualcosa su quello che è rimasto importante per l’umanità, gli artisti e per me”.
Per la mostra a Torino sono state scelte opere di 50 artisti, tra cui Franz Auerbach, Francis Bacon, Alberto Giacometti, Mario Merz, Bruce Nauman, Richard Prince e Andy Warhol, che saranno in dialogo con artisti della generazione successiva, tra cui Banksy, John Currin, Tracey Emin, Angus Fairhurst, Sarah Lucas and Rachel Whiteread.
Partendo da Nature morte au crâne et pot di Pablo Picasso, una contemporanea wunderkammer ospiterà una raccolta di memento mori, tema che ripercorre tutta la collezione Murderme. Maschere funebri, reperti antichi e dipinti di vanitas settecenteschi, fotografie vintage e calchi di teschi di epoche diverse, mettono in evidenza l’ossesione e il fascino di Hirst per la morte.
Damien Hirst ha iniziato a collezionare alla fine degli anni Ottanta, scambiando sue opere con quelle di artisti amici che con lui formavano il gruppo Young British Artists, gettando le basi di una delle più interessanti collezioni di arte al mondo.
La collezione Murderme ha continuato poi ad ampliarsi negli ultimi tre decenni con l’acquisizione di una sorprendente varietà di opere d’arte e tipologie di oggetti realizzati con tecniche e materiali diversi.
Questa è la seconda volta che la Murderme Collection viene svelata al pubblico. E Damien Hirst racconta che “sono passati sei anni dalla prima mostra di opere della Murderme Collection e sono davvero entusiasta che ce ne sia un’altra. La collezione è stata importante per me fin dall’inizio; ho sempre detto che è come fare una mappa della vita di qualcuno e questa mostra svela la mia evoluzione sia come collezionista che artista. E’ bello poter esporre molti dei miei artisti preferiti insieme, e credo che Freedom not Genius riveli molto di me, in un modo che normalmente non si vedrebbe. Raccogliere queste opere in un unico spazio, quando appartengono a epoche e luoghi così diversi è incredibile e sicuramente dice qualcosa su quello che è rimasto importante per l’umanità, gli artisti e per me”.
Per la mostra a Torino sono state scelte opere di 50 artisti, tra cui Franz Auerbach, Francis Bacon, Alberto Giacometti, Mario Merz, Bruce Nauman, Richard Prince e Andy Warhol, che saranno in dialogo con artisti della generazione successiva, tra cui Banksy, John Currin, Tracey Emin, Angus Fairhurst, Sarah Lucas and Rachel Whiteread.
Partendo da Nature morte au crâne et pot di Pablo Picasso, una contemporanea wunderkammer ospiterà una raccolta di memento mori, tema che ripercorre tutta la collezione Murderme. Maschere funebri, reperti antichi e dipinti di vanitas settecenteschi, fotografie vintage e calchi di teschi di epoche diverse, mettono in evidenza l’ossesione e il fascino di Hirst per la morte.
Degas
Un pò scarna di materiale, ma ben organizzata e utile a comprendere l'autore.
Edgar Degas (1834-1917) è uno tra i maggiori esponenti della pittura francese dell'Ottocento. Mentre ammira e medita la lezione dei grandi maestri del passato, in particolare i pittori italiani del primo Rinascimento, introduce continuamente innovazioni radicali che lo pongono a capo delle avanguardie artistiche della Parigi del suo tempo. Rifiutando le facili glorie dell'accademismo, che è ancora la corrente artistica dominante, non si accontenta di una formula ma si rinnova senza sosta, ed è questo a rendere affascinante l'evoluzione del suo stile, dagli inizi alle ultime opere.
Un tale percorso consente soprattutto di comprendere quanto la modernità del primo Novecento sia in debito con la tradizione alla quale Degas si rifece sempre. Le sue opere, nella loro varietà, devono essere intese come una perpetua ricerca di soluzioni estetiche, conformi alle esigenze dell'epoca, a problemi artistici ancestrali. Avendo compreso assai presto la necessità di rappresentare la realtà quotidiana, Degas inscrive ciò che raffigura - scene teatrali, piste da corsa o sale da bagno - all'interno di costruzioni plastiche prese in prestito dai maestri del passato.
Questa mostra si propone di seguire le tappe di una carriera particolarmente feconda, durata circa sessant'anni, a partire dalle eccezionali collezioni del Musée d'Orsay di Parigi, le più ricche al mondo di opere di Degas. La selezione comprende dipinti, disegni, sculture e soprattutto i delicatissimi pastelli per i quali è celebre: esempi di tutte le tecniche sperimentate in momenti diversi della vita da questo artista dal genio poliedrico.
Edgar Degas (1834-1917) è uno tra i maggiori esponenti della pittura francese dell'Ottocento. Mentre ammira e medita la lezione dei grandi maestri del passato, in particolare i pittori italiani del primo Rinascimento, introduce continuamente innovazioni radicali che lo pongono a capo delle avanguardie artistiche della Parigi del suo tempo. Rifiutando le facili glorie dell'accademismo, che è ancora la corrente artistica dominante, non si accontenta di una formula ma si rinnova senza sosta, ed è questo a rendere affascinante l'evoluzione del suo stile, dagli inizi alle ultime opere.
Un tale percorso consente soprattutto di comprendere quanto la modernità del primo Novecento sia in debito con la tradizione alla quale Degas si rifece sempre. Le sue opere, nella loro varietà, devono essere intese come una perpetua ricerca di soluzioni estetiche, conformi alle esigenze dell'epoca, a problemi artistici ancestrali. Avendo compreso assai presto la necessità di rappresentare la realtà quotidiana, Degas inscrive ciò che raffigura - scene teatrali, piste da corsa o sale da bagno - all'interno di costruzioni plastiche prese in prestito dai maestri del passato.
Questa mostra si propone di seguire le tappe di una carriera particolarmente feconda, durata circa sessant'anni, a partire dalle eccezionali collezioni del Musée d'Orsay di Parigi, le più ricche al mondo di opere di Degas. La selezione comprende dipinti, disegni, sculture e soprattutto i delicatissimi pastelli per i quali è celebre: esempi di tutte le tecniche sperimentate in momenti diversi della vita da questo artista dal genio poliedrico.
venerdì 11 gennaio 2013
Argo
Come gabbare gli iraniani con il cinema. Buon ritmo e bei personaggi.
Nel 1979, in seguito alla fuga negli Stati Uniti dello Scià iraniano Mohammad Reza Pahlavi durante la rivoluzione, l'ambasciata americana di Teheran fu presa d'assalto dai rivoluzionari e i suoi impiegati sequestrati per più di 400 giorni. Sei cittadini statunitensi riuscirono a fuggire di nascosto e trovare rifugio nella residenza dell'ambasciatore canadese, il quale, a proprio rischio e pericolo, concesse clandestinamente ospitalità e supporto.
Per riportare in patria i propri connazionali la CIA organizzò una missione di esfiltrazione particolarmente audace, ideata dall'esperto del campo Tony Mendez e coadiuvata da una vera produzione hollywoodiana. Basandosi su una sceneggiatura realmente acquistata dal sindacato sceneggiatori fu data l'illusione a tutti (soprattutto alla stampa, in modo che si producessero articoli in materia) che c'era l'intenzione di girare un film di fantascienza in Iran, così da poter ottenere dal Ministero della cultura iraniano il permesso di entrare ed uscire dal paese e, nel fare questo, poter portare via i sei ospiti dell'ambasciatore canadese spacciandoli per maestranze del film.
Il titolo del finto film in questione era Argo.
Un film di Ben Affleck. Con Ben Affleck, Bryan Cranston, Alan Arkin, John Goodman, Victor Garber.
Nel 1979, in seguito alla fuga negli Stati Uniti dello Scià iraniano Mohammad Reza Pahlavi durante la rivoluzione, l'ambasciata americana di Teheran fu presa d'assalto dai rivoluzionari e i suoi impiegati sequestrati per più di 400 giorni. Sei cittadini statunitensi riuscirono a fuggire di nascosto e trovare rifugio nella residenza dell'ambasciatore canadese, il quale, a proprio rischio e pericolo, concesse clandestinamente ospitalità e supporto.
Per riportare in patria i propri connazionali la CIA organizzò una missione di esfiltrazione particolarmente audace, ideata dall'esperto del campo Tony Mendez e coadiuvata da una vera produzione hollywoodiana. Basandosi su una sceneggiatura realmente acquistata dal sindacato sceneggiatori fu data l'illusione a tutti (soprattutto alla stampa, in modo che si producessero articoli in materia) che c'era l'intenzione di girare un film di fantascienza in Iran, così da poter ottenere dal Ministero della cultura iraniano il permesso di entrare ed uscire dal paese e, nel fare questo, poter portare via i sei ospiti dell'ambasciatore canadese spacciandoli per maestranze del film.
Il titolo del finto film in questione era Argo.
Un film di Ben Affleck. Con Ben Affleck, Bryan Cranston, Alan Arkin, John Goodman, Victor Garber.
Titolo originale Argo.
Drammatico, durata 120 min.
- USA 2012.
- Warner Bros Italia
mercoledì 9 gennaio 2013
Il palazzo delle pulci
Personaggi descritti con cura e intensità, ironia e profondità; un susseguirsi di situazioni fantasiose e particolareggiate. Molto, molto bello.
Il palazzo delle pulci di Elif Shafak (Rizzoli)
Un professore universitario che si divide tra la passione per le donne e quella per Kierkegaard, la misteriosa Amante Blu, la stramba Igiene Tijen con la figlioletta Su, la vecchia Madama Zietta: sono gli stravaganti inquilini di Palazzo Bonbon, un edificio signorile ormai fatiscente nel cuore di Istanbul. Costruito a metà degli anni Sessanta da un ricco emigrato russo per la moglie pazza, è diventato un condominio, infestato dagli insetti e appestato da un odore terribile di cui non si conosce l'origine. Un eccentrico palcoscenico per le intricate vicende e le ossessioni dei protagonisti del Palazzo delle pulci, che intrecciano i loro destini sullo sfondo di una inquieta e vitale Istanbul, sospesa tra modernità e tradizione. Dopo lo straordinario successo della Bastarda di Istanbul, Elif Shafak ci regala un memorabile affresco della città sul Bosforo, da cui emergono i mille volti di una terra dal fascino senza fine.
Il palazzo delle pulci di Elif Shafak (Rizzoli)
Un professore universitario che si divide tra la passione per le donne e quella per Kierkegaard, la misteriosa Amante Blu, la stramba Igiene Tijen con la figlioletta Su, la vecchia Madama Zietta: sono gli stravaganti inquilini di Palazzo Bonbon, un edificio signorile ormai fatiscente nel cuore di Istanbul. Costruito a metà degli anni Sessanta da un ricco emigrato russo per la moglie pazza, è diventato un condominio, infestato dagli insetti e appestato da un odore terribile di cui non si conosce l'origine. Un eccentrico palcoscenico per le intricate vicende e le ossessioni dei protagonisti del Palazzo delle pulci, che intrecciano i loro destini sullo sfondo di una inquieta e vitale Istanbul, sospesa tra modernità e tradizione. Dopo lo straordinario successo della Bastarda di Istanbul, Elif Shafak ci regala un memorabile affresco della città sul Bosforo, da cui emergono i mille volti di una terra dal fascino senza fine.
martedì 8 gennaio 2013
David Bowie
Ha compiuto 66 anni ed ha deciso di far uscire un nuovo album dopo dieci anni.
Questo è il singolo uscito oggi.
Questo è il singolo uscito oggi.
domenica 6 gennaio 2013
Robert Wilson
Ritratti in movimento a grandezza (quasi) naturale. Interessante.
«Credo che queste opere possano essere viste in numerose situazioni: in un museo, alla fermata della metropolitana, mentre si è in coda all’aeroporto. Potrebbero essere sul quadrante di un orologio da polso, in televisione, oppure un’immagine nella vostra casa, appese a una parete. Possono essere nella cornice di un camino, al posto del fuoco. Su una parete di casa, come una finestra, una finestra che ci mostra un altro mondo. È qualcosa di molto personale. Si tratta di un documento del nostro tempo. Sono ciò che io chiamo ritratti». Robert Wilson
«Credo che queste opere possano essere viste in numerose situazioni: in un museo, alla fermata della metropolitana, mentre si è in coda all’aeroporto. Potrebbero essere sul quadrante di un orologio da polso, in televisione, oppure un’immagine nella vostra casa, appese a una parete. Possono essere nella cornice di un camino, al posto del fuoco. Su una parete di casa, come una finestra, una finestra che ci mostra un altro mondo. È qualcosa di molto personale. Si tratta di un documento del nostro tempo. Sono ciò che io chiamo ritratti». Robert Wilson
La vie en rose
Per apprezzare il film bisogna essere francesi e amare i flashback, Dickens e Hugo. Molto brava l'attrice protagonista.
La pellicola, ambientata in Francia e a Praga, ripercorre i drammi e le gioie di una delle leggende della canzone francese e internazionale, Edith Piaf. Nata nei sobborghi parigini, la diva diventa famosissima fin da giovane. La sua voce, caratterizzata da mille sfumature, era in grado di passare da toni aspri a toni dolcissimi. Molte le sfortune e i fatti negativi: incidenti stradali, coma epatici, interventi chirurgici, delirium tremens e anche un tentativo di suicidio. La pellicola di Dahan ricostruisce bene una delle sue ultime apparizioni pubbliche in cui appare piccola e ricurva, con le mani deformate dall'artrite e con radi capelli. Solo una cosa era rimasta inalterata e splendida: la sua voce.
Un film di Olivier Dahan. Con Marion Cotillard, Sylvie Testud, Clotilde Courau, Jean-Paul Rouve, Pascal Greggory.
La pellicola, ambientata in Francia e a Praga, ripercorre i drammi e le gioie di una delle leggende della canzone francese e internazionale, Edith Piaf. Nata nei sobborghi parigini, la diva diventa famosissima fin da giovane. La sua voce, caratterizzata da mille sfumature, era in grado di passare da toni aspri a toni dolcissimi. Molte le sfortune e i fatti negativi: incidenti stradali, coma epatici, interventi chirurgici, delirium tremens e anche un tentativo di suicidio. La pellicola di Dahan ricostruisce bene una delle sue ultime apparizioni pubbliche in cui appare piccola e ricurva, con le mani deformate dall'artrite e con radi capelli. Solo una cosa era rimasta inalterata e splendida: la sua voce.
Un film di Olivier Dahan. Con Marion Cotillard, Sylvie Testud, Clotilde Courau, Jean-Paul Rouve, Pascal Greggory.
Titolo originale La Môme.
Drammatico,
durata 140 min.
- Francia, Gran Bretagna, Repubblica ceca 2007
sabato 5 gennaio 2013
Colonna sonora
The Anti-Capitalist Roadshow - Celebrating subversion
Rachel Zeffira - The deserters
To Rococo Rot - Rocket Road 1997-2001
Rory Gallagher - Calling card
Rachel Zeffira - The deserters
To Rococo Rot - Rocket Road 1997-2001
Rory Gallagher - Calling card
venerdì 4 gennaio 2013
La regola del silenzio
Un film di Robert Redford. Con Robert Redford, Shia LaBeouf, Julie Christie, Sam Elliott, Brendan Gleeson.
giovedì 3 gennaio 2013
Nuvole in viaggio
Delizioso e umoristico al limite del grottesco, un piccolo gioiello di Kaurismaki.
A Helsinki marito e moglie _ lui tramviere, lei capocameriere _ rimangono disoccupati. Dopo peripezie di vario genere, sempre più tristi, arriva la lieta fine come il sole dopo una giornata di pioggia. Nella sua mistura di realismo e di iperottimismo nel finale, sullo sfondo di un nordico ambiente cupo e taciturno dove anche le sbronze sono senza allegria, è il caso rarissimo di una commedia deliziosa e divertente su temi sociali gravi _ disoccupazione, recessione economica _ esaminati più negli effetti psicologici che in quelli economici. La recitazione impassibile e la stilizzazione rarefatta della fotografia e delle scene sono funzionali allo spoglio stile narrativo del regista, orgogliosamente fedele a sé stesso.
Un film di Aki Kaurismäki. Con Kari Vaananen, Kati Autinen, Sakari Cuosmanen, Markku Peltola Titolo originale Kauas pilvet karkaavat. Drammatico, durata 96' min. - Finlandia 1996.
A Helsinki marito e moglie _ lui tramviere, lei capocameriere _ rimangono disoccupati. Dopo peripezie di vario genere, sempre più tristi, arriva la lieta fine come il sole dopo una giornata di pioggia. Nella sua mistura di realismo e di iperottimismo nel finale, sullo sfondo di un nordico ambiente cupo e taciturno dove anche le sbronze sono senza allegria, è il caso rarissimo di una commedia deliziosa e divertente su temi sociali gravi _ disoccupazione, recessione economica _ esaminati più negli effetti psicologici che in quelli economici. La recitazione impassibile e la stilizzazione rarefatta della fotografia e delle scene sono funzionali allo spoglio stile narrativo del regista, orgogliosamente fedele a sé stesso.
Un film di Aki Kaurismäki. Con Kari Vaananen, Kati Autinen, Sakari Cuosmanen, Markku Peltola Titolo originale Kauas pilvet karkaavat. Drammatico, durata 96' min. - Finlandia 1996.
mercoledì 2 gennaio 2013
Moonrise kingdom - una fuga d'amore
Originale e divertente, una favola riuscita costruita con arte narrativa.
Estate 1965. Su un'isola del New England vive la dodicenne Suzy, preadolescente incompresa dai genitori. Sulla stessa isola si trova in campeggio scout il coetaneo Sam, orfano affidato a una famiglia che lo considera troppo 'difficile' per continuare ad occuparsene. I due si sono conosciuti casualmente, si sono innamorati e hanno deciso di fuggire insieme seguendo un antico sentiero tracciato dai nativi nei boschi. Gli adulti, ivi compreso lo sceriffo Sharp, si mettono alla loro ricerca anche perché è in arrivo una devastante tempesta.
Un film di Wes Anderson. Con Bruce Willis, Edward Norton, Bill Murray, Frances McDormand, Tilda Swinton.
Estate 1965. Su un'isola del New England vive la dodicenne Suzy, preadolescente incompresa dai genitori. Sulla stessa isola si trova in campeggio scout il coetaneo Sam, orfano affidato a una famiglia che lo considera troppo 'difficile' per continuare ad occuparsene. I due si sono conosciuti casualmente, si sono innamorati e hanno deciso di fuggire insieme seguendo un antico sentiero tracciato dai nativi nei boschi. Gli adulti, ivi compreso lo sceriffo Sharp, si mettono alla loro ricerca anche perché è in arrivo una devastante tempesta.
Un film di Wes Anderson. Con Bruce Willis, Edward Norton, Bill Murray, Frances McDormand, Tilda Swinton.
Titolo originale Moonrise Kingdom.
Drammatico,
durata 94 min.
- USA 2012.
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