Un horror in cui l'incubo rievoca elementi che divengono effettivamente reali. Intrigante.
Tratto da un racconto di Stephen King 1408 ha come protagonista
Mike Enslin, scrittore di successo specializzatosi nella ricerca di
fenomeni paranormali dopo la prematura morte della figlioletta che ha
provocato anche il suo distacco dalla moglie. Mike non crede più in
nulla anche perché non ha mai avuto una prova tangibile dell'esistenza
degli spiriti. Finché un giorno non riceve una cartolina che gli
suggerisce di prendere alloggio nella stanza 1408 (il totale delle cifre
dà 13) dell'Hotel Dolphin a New York.
Lo scrittore deve superare non poche difficoltà frapposte dal direttore
dell'albergo (un Samuel L. Jackson più che mai luciferino) il quale non
vuole assolutamente permettergli l'ingresso in quella camera in cui sono
morte, nel corso degli anni, ben 56 persone, molte delle quali per
morte violenta. Enslin vince le resistenze ma viene messo al corrente
che nessuno ha mai resistito più di un'ora vivo tra quelle mura.