sabato 1 ottobre 2011

Il discorso del Re

Film interessante ma, nel complesso, un pò troppo teatrale e poco emozionante.

Duca di York e secondogenito di re Giorgio V, Bertie è afflitto dall'infanzia da una grave forma di balbuzie che gli aliena la considerazione del padre, il favore della corte e l'affetto del popolo inglese. Figlio di un padre anaffettivo e padre affettuoso di Elisabetta (futura Elisabetta II) e Margaret, Bertie è costretto suo malgrado a parlare in pubblico e dentro i microfoni della radio, medium di successo degli anni Trenta. Sostituito il corpo con la viva voce, il Duca di York deve rieducare la balbuzie, buttare fuori le parole e trovare una voce. Lo soccorrono la devozione di Lady Lyon, sua premurosa consorte, e le tecniche poco convenzionali di Lionel Logue, logopedista di origine australiana. Tra spasmi, rilassamenti muscolari, tempi di uscita e articolazioni più o meno perfette, Bertie scalzerà il fratello “regneggiante”, salirà al trono col nome di Giorgio VI e troverà la corretta fonazione dentro il suo discorso più bello. Quello che ispirerà la sua nazione guidandola contro la Germania nazista.
(Mymovies)

Un film anglo-canadese diretto da Tom Hooper (sostanzialmente specializzato in film a sfondo storico) ed interpretato da  Colin Firth, Geoffrey Rush, Helena Bonham Carter, Guy Pearce, Jennifer Ehle.
Ha incassato 8.638.000 €.
Ha vinto 4 Premi Oscar come miglior film, miglior regia, miglior attore e miglior sceneggiatura originale, più vari altri premi tra Golden Globe, David di Donatello e Bafta (British Academy of Film and Television).